Compriamo in rete per avere spedizioni immediate. Cerchiamo offerte smart per navigare veloci. Viviamo di stories che durano ventiquattr’ore. Tutto è incredibilmente veloce: la nostra storia, il nostro ritmo, le nostre aspirazioni. E se vi dicessero che esiste un modo per fermare le cose, concentrarvi sull’essenziale e riportarvi allo zero? Zero è l’unico numero reale, né positivo né negativo. È l’elemento matematico che unito “n” volte a una cifra ne aumenta il valore, ma da solo vale zero.
In informatica, zero è l’indicazione del punto d’inizio. Lo zero termico è lo spartiacque tra solido e liquido. È l’attimo in cui si compie l’eclisse, e ci fermiamo a guardare, sospesi tra buio e luce. Zero è un nome, che cambia viaggiando: nasce in India come sifr, passa per il mondo arabo, si associa al vento latino zephirum, arriva a noi dal veneziano zevero e diventa zero in italiano. All’origine significa “vuoto” — che non vuol dire assenza di valore. Piuttosto, Zero è lo spazio liberato. La pagina bianca. È la libertà di essere.
Siate il punto d’inizio.
Siate l’elemento essenziale.
Siate Zero.